TROPPO SALE? SISTEMA IMMUNITARIO IN TILT!

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Parola dei ricercatori dell’Università di Bonn!

Che il sale a tavola vada ridotto si sa da tempo, le linee guida ce lo ricordano e l’OMS cerca di spingere per una riduzione del suo consumo.
Fino ad ora, però, si è parlato sempre di sale in associazione a pressione, malattie cardiovascolari e obesità. Che troppo sale faccia salire la pressione è risaputo, tanto che, se soffri di ipertensione, sarà stata certamente la prima cosa che ti hanno detto. Che ci sia una stretta correlazione tra eccesso di sale e obesità è noto da tempo, tanto che quando si inizia una dieta si consiglia di ridurlo anche (ma non solo) per questo motivo.

Ma adesso dall’università tedesca arriva una notizia che di certo non ci aspettavamo: troppo sale abbassa le difese immunitarie! Lo studio è stato condotto prima su modelli murini e poi su un gruppo di volontari umani.
I topolini che facevano una dieta troppo ricca di sale erano più soggetti alle infezioni batteriche (in particolare da due patogeni: E. coli e Listeria monocytogenes). Questo accadeva perchè i loro neutrofili (cellule del sistema immunitario deputate a sconfiggere i patogeni) avevano una capacità ridotta di uccidere i batteri.
Nella seconda fase dello studio, i volontari umani, invece, sono stati spinti a consumare 6 grammi di sale in più al giorno. Quello che è emerso è che queste persone avevano, alla fine dell’esperimento, un sistema immunitario più compromesso. Anche in questo caso, i neutrofili mostravano ridotte capacità reattive a seguito di infezioni.

Il sale aumenterebbe anche la produzione di glucocorticoidi, ormoni con azione simile al cortisone, che andrebbero ad agire su un complesso circuito alla base dell’abbassamento delle difese immunitarie. Questo non è tanto strano, a pensarci bene: il cortisone è utilizzato come farmaco per ridurre gli stati di infiammazione ed è a tutti gli effetti un farmaco immunosoppressore.

Ma cosa vuol dire tutto questo? Come possiamo gestire questa notizia? Dobbiamo smettere di mangiare sale?

No, non serve eliminarlo dalla dieta! Il lavoro scientifico è chiaro: TROPPO sale fa male.

A quanto corrispondono i sei grammi di sale usati nell’esperimento?

Praticamente a 2 porzioni di hamburger e patatine! Non è poi così difficile arrivarci se non facciamo attenzione alla qualità del cibo che ingeriamo!

Ma allora… quanto sale possiamo mangiare?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un consumo non superiore a 5 grammi al giorno, corrispondenti a un cucchiaino da tè!

Quello che davvero ci deve far riflettere è che è molto semplice superare le dosi di sale con la “dieta occidentale” a base di fast food e cibi preconfezionati.

Il vero consiglio, quindi, è di ridurre il consumo di sale, facendo attenzione a quello che mangiamo!

Come posso ridurne il consumo?

Un piccolo trucco è scalarne gradualmente le quantità, riducendo di poco ogni 3-4 giorni. Il palato si abituerà al gusto meno salato, senza subire troppi “traumi”!

Puoi comunque aggiungere spezie ai tuoi piatti, che ti consentiranno di esaltare il gusto della pietanza senza esagerare con il sale!

 

Fonti: https://www.uni-bonn.de/news/076-2020

2020 Mar 25;12(536).

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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