Riduzione del grasso in punti specifici: mito o realtà?

lose-weight-weight-loss-belly-losing-weight-thumbnail

La crescita muscolare è un processo localizzato, riguarda cioè solo i muscoli che vengono specificamente allenati con i vari esercizi, non esiste alcuna legge fisica o metafisica che ci aiuti a sviluppare le braccia se stiamo allenando le gambe e viceversa.
Esistono certamente esercizi che ci permettono di allenare sinergicamente più gruppi muscolari, sebbene non in egual misura, ma la specificità dell’allenamento, e dei suoi risultati, è inesorabile.
Da qui viene la domanda, se posso allenare specificamente un gruppo muscolare, una particolare zona del mio corpo, ciò significa che posso anche dimagrire in quella regione specifica? Vero?

La risposta è sì, ma questo non significa che sia facile, immediato o perfettamente naturale come verrebbe da credere dando retta alle tante pubblicità ingannevoli di prodotti cosmetici o dietetici per eliminare il grasso in zone specifiche del corpo.

Partiamo dalle basi.

Sappiamo per certo che la lipolisi, il catabolismo lipidico, può essere correttamente “indirizzata” poiché si bruciano più grassi nelle regioni vicine a muscoli attivi rispetto a zone distanti. L’ossidazione degli acidi grassi è il risultato dell’aumento della temperatura e del flusso di sangue in tessuti allenati e questo causa il rilascio di ormoni che facilitano il processo.

Tutto come previsto allora?
Beh, non proprio, infatti se prendiamo in considerazione i tennisti possiamo notare che nonostante abbiano certamente il braccio dominante più sviluppato dell’altro ad un esame clinico sembrino avere la stessa percentuale di grasso su entrambi.

Come potete immaginare sono stati fatti innumerevoli studi sulla questione e, tralasciando i soliti “studi medici hanno dimostrato che la crema sviluppata nei nostri laboratori…”, alla fine, con un po’ di analisi dei dati, è possibile avere un quadro che permetta di comprendere come affrontare il problema.

Il requisito primario per la perdita di grasso corporeo è, ovviamente, il deficit calorico, senza questo pass non si va da nessuna parte, mi spiace dirlo.
Allenare il muscolo interessato in maniera specifica ed intensa aiuta e predispone l’organismo ad una più accurata localizzazione.
L’impiego di attività cardio, per circa 30-45 minuti, subito dopo l’allenamento coadiuverà lo sforzo eseguito durante l’allenamento dandoci l’opportunità di ottenere il massimo nella specificità dell’obiettivo.

Come detto, non esistono formule magiche ma una programmazione accurata, ed una forte dedizione, possono superare le aspettative.

In bocca al lupo!

Federico Licchetta

Leave a Comment

Your email address will not be published.