Mangiare la pasta di sera fa ingrassare?

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Stiamo parlando di un tarlo che alberga nella testa di tutti: i carboidrati, questi terribili nemici, si possono mangiare? E quel che più fa paura… si possono mangiare la sera?

Una delle domande più frequenti, uno dei dubbi più atroci quando consegno il piano alimentare.

Parliamo dei carboidrati: pane e pasta in particolare, sono davvero nemici della linea?

Come più volte ci siamo detti, a fare ingrassare non è un singolo alimento, ma l’uso che ne facciamo. La torta non ci fa ingrassare se ne mangiamo una fettina a settimana, ma se la mangiamo tutti i giorni mattina, mezzogiorno e sera, beh… sicuramente qualche effetto sulla linea lo avrà.

Quel che più conta, quindi, sono sempre e comunque le porzioni e le frequenze. Quanto possiamo mangiare di ciascun alimento e quante volte al giorno o alla settimana?

Voglio intanto tranquillizzare tutti gli amanti di pane e pasta e quanti sono terrorizzati dall’attentato che i carboidrati possono fare alla linea.

PANE E PASTA SI POSSONO MANGIARE!
Ebbene sì, abbiamo fatto forse la scoperta dell’acqua calda, ma… nessun tabù sui carboidrati! Non vanno esclusi dalla dieta, salvo che in rarissimi casi che non tratteremo in questo articolo (ne parleremo con calma più avanti).

Pane, pasta, riso e tutti i carboidrati di qualità sono alla base della piramide alimentare mediterranea, sono necessari per il nostro organismo e nessuno ha il diritto di toglierceli. Tanto meno l’amico che l’ha sentito dire dal personaggio famoso in TV.
Te lo sto dicendo io, che qualcosina ne so… 😉

Nessuna paura, quindi!

Ma cosa dobbiamo valutare allora?

Sicuramente la qualità dei carboidrati, questo l’abbiamo detto più volte. Ovviamente zuccheri semplici e pasta integrale sono due cose completamente diverse. Ma che dobbiamo evitare lo zucchero e possiamo mangiare la pasta, soprattutto se integrale, non è certo una novità.
Un  parametro che certamente dobbiamo tenere d’occhio è l’indice glicemico e insulinemico dell’alimento e il carico glicemico del pasto. Chi ha familiarità con il diabete sa di cosa sto parlando, in poche parole ci interessa sapere che peso ha l’alimento sul nostro metabolismo, quanto fa alzare la glicemia e il terribile ormone insulina.
A proposito di questo non posso tralasciare il fatto che i carboidrati integrali hanno sicuramente un indice glicemico più basso rispetto a quelli raffinati.

Ma ecco che stai per avere un’altra fantastica notizia: la pasta ha un indice glicemico inferiore a quello del pane e delle tanto amate gallette di riso.

In poche parole un piatto di pasta è migliore di due gallette di riso. Bello, eh!? E sazia pure di più.

Passiamo, poi, al fattore quantità. Quanta pasta mangiare?

Sicuramente le porzioni variano da individuo a individuo, a seconda di peso, altezza, sesso e attività fisica. Una porzione di pasta, in ogni caso corrisponde, da linee guida, a 80g. Nemmeno da fame, direi. E quel che più ci piace, pane e pasta si possono (anzi si DEVONO) mangiare tutti i giorni!

Non serve sottolineare che sì, la pasta, come ogni altro alimento, fa ingrassare se mangiata in eccesso. Quindi non pensare di mangiare 400g di pasta al giorno e di venirmi a dire che ti ho detto una bugia, perchè sei ingrassato!

Ma veniamo al nodo centrale: la pasta si può mangiare la sera?

Nessuna controindicazione. Quello che conta, come sempre, sono le dosi e i condimenti. Distribuire bene i carboidrati nell’arco della giornata ci consente, se ci piace, di goderci anche un piatto di pasta la sera. Certo, a patto che il condimento sia leggero!

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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