CHEWING GUM MEGLIO CON O SENZA ZUCCHERO?

gomme

Ci piacciono tanto e spesso sono anche una soluzione per “pulire la bocca” e tenere l’alito fresco.

Quante volte ti sei ritrovato a masticare chewing gum durante la giornata? Per molti risulta davvero difficile farne a meno.

Ma sono davvero innocue?

Per comprendere meglio vediamo cosa contengono…
Quasi sempre i chewing gum in commercio contengono al loro interno butilidrossianisolo (chiamato BHA o E320) o butilidrossitoluene (che troverete in etichetta come E321). Se consumate in eccesso, queste sostanze hanno molti effetti dannosi per la salute: possono causare irritazione agli occhi, alla pelle, alle mucose, ritenzione idrica, degradare la preziosissima vitamina D, alzare i livelli di colesterolo e secondo alcuni studi sono anche potenzialmente cancerogeni. 

Consideriamo, poi, che le gomme da masticare spesso contengono zucchero, il che di sicuro non aiuta la linea. Al contrario, può creare dei picchi di insulina che possono risultare addirittura pericolosi per la salute.
Le gomme senza zucchero differiscono da quelle con lo zucchero principalmente, appunto, per la sostituzione dello zucchero con xilitolo, malitolo, acetilsulfame o altri dolcificanti, ma E320, E321 o altre sostanze sono comunque sempre presenti.

La presenza dei dolcificanti alternativi allo zucchero, poi, non ci mette così al sicuro. Alcuni studi, infatti, dimostrano che alcuni di essi possono comunque incidere sull’aumento di peso.


La risposta, quindi, è chiara:
Poiché le gomme da masticare non sono cibo, meglio limitarle alle emergenze e prendere l’abitudine di portare con noi un piccolo spazzolino e il dentifricio.
Con zucchero o senza, sempre meglio farne a meno!

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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