Tornare in palestra o continuare con i workout a casa?

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Dopo il severo, ma doveroso, lockdown finalmente, anche se timidamente ed in punta di piedi, le palestre hanno riaperto i cancelli.
Alcuni di noi hanno approfittato per prendersi una lunga pausa, altri hanno preferito allenarsi a casa a corpo libero o con pesi e strumenti limitati ma usati in maniera creativa per ottimizzare il workout.
Se per i primi il ritorno in palestra è una scelta, più o meno, obbligata, per gli altri vale la pena fare un paio di considerazioni prima di scegliere se tornare o continuare.

Personalmente ho approfittato del lockdown per ampliare significativamente la quantità di pesi da poter caricare sui vari bilancieri e manubri per poter continuare ad allenarmi con una buona progressione senza perdere il ritmo, ho seguito un percorso personalizzato che mi ha portato a degli ottimi risultati ma, soprattutto, mi ha insegnato molto su quello che è preferibile o meno a seconda delle abitudini e degli obiettivi di ognuno.

Partiamo quindi da un punto fondamentale, allenarsi in casa per conto proprio richiede più forza di volontà di quanta ne richieda l’allenamento “classico” in palestra.
Su questo bisogna essere ragionevolmente spietati, se in palestra nessuno può raggiungervi se non lo volete (lasciate il telefono nell’armadietto, VERO???) in casa è molto differente, potete addirittura avere vicino il computer, la cucina, magari suona il campanello.
Le distrazioni sono un incredibile deterrente, a questo aggiungete il fatto che la libertà dovuta al “potersi allenare a qualunque orario” porta, inevitabilmente, a pensare che la giornata sia di 40 ore o che possiamo davvero aver voglia di allenarci a mezzanotte. Ok, io ammetto tranquillamente d’aver fatto di peggio… ma avevo le mie buone ragioni ed è comunque un’altra storia.
Ricordate sempre che “Domani non esiste.”, l’allenamento del Lunedì va fatto di Lunedì, punto.

Mantenere il ritmo può diventare un problema.
Se fate esercizi con poco carico, a corpo libero o solo con elastici questo non vi tocca, ma se dovete caricare e scaricare dai vostri manubri e bilancieri… preparatevi a molti scomodi cambi, anche se avete 500 kg in ghisa suddivisi nei tagli più disparati, avrete comunque un bel da fare montando e smontando i vostri manubri.
Cercate quindi di mettere in sequenza esercizi in cui sapete di poter usare un peso più o meno simile, usate superset tra gruppi muscolari antagonisti o che coinvolgono gruppi muscolari su arti differenti (es. dorsali + polpacci) così da ottimizzare il tempo impiegato.

Poca scelta di esercizi.
Sebbene il problema non sussista a livelli medio-bassi è chiaro che chi si trova a livelli avanzati non può contare su chissà quale numero di esercizi per spingere progressivamente su (es.) quadricipiti o femorali, diventa quindi necessario concentrarsi su squat e varianti o su affondi di vario genere. Personalmente avevo trovato un modo piuttosto efficiente di sfruttare le fasce elastiche per emulare la leg extensions ma non si tratta comunque di un esercizio su cui consiglio di caricare pesi di un certo tipo. Ho comunque minimizzato il problema grazie alla multifrequenza del mio allenamento, aumentando cioè il numero di sessioni di allenamento settimanali potevo permettermi di eseguire 1/2 esercizi per gruppo muscolare al giorno, evitando di espormi alla necessità di trovare 4-5 esercizi differenti.

La sicurezza prima di tutto.
Personalmente ho rischiato almeno tre volte di farmi male, molto male, durante le mie sessioni di allenamento in solitaria.
L’ultima volta proprio ieri, la panca inclinata su cui ero seduto ha ceduto sotto il peso mio e dei manubri che reggevo, c’è mancato pochissimo perché me li sbattessi in faccia o perché mi sfuggissero dal controllo provocandomi la rottura di qualche tendine.
Assicuratevi di avere un equipaggiamento a prova di bomba, usare un rack per squat e panca piana/inclinata.
Non allenatevi a casa per “risparmiare”, a meno che non vogliate semplicemente fare cardio o specializzarvi nel calisthenics o in esercizi che non mettono a repentaglio la vostra sicurezza, ricordate che un piccolo infortunio può costarvi settimane di fermo.
Personalmente ho speso un capitale in pesi ed un altro mezzo capitale in elastici che ho disintegrato in ogni possibile modo, fortunatamente sempre senza rischiare perché avevo già imparato quanto potessero essere maligni e traditori, ma non ho considerato abbastanza accuratamente la questione su altri strumenti.

Se riuscite a superare e adattarvi a queste problematiche  l’allenamento in solitaria può davvero essere uno di quei momenti che sarete fieri d’essere riusciti a dedicare solo e solamente a voi, per farvi del bene, per crescere in qualcosa, per confrontarvi con i vostri attuali limiti e sfidarli, allora sì, è un’ottima palestra per l’autodisciplina e vi consiglio spassionatamente di proseguire su questa strada.

Personalmente ho scelto, pudicamente, di seguirle entrambe, farò una sessione mattutina a casa ed una serale in palestra, ma, come vi ho già anticipato, ho fatto di molto peggio.

Alla prossima!

 

 

 

 

 

Federico Licchetta

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