Quanto peso si può perdere in un mese?

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Questa è una domanda che mi rivolgono molti pazienti all’inizio del percorso.
Quanto ci vorrà per raggiungere il peso desiderato? Quanto posso perdere in un mese? Ce la farò per la tale data?

Domande difficili, a cui spesso una risposta precisa non c’è. E infatti la mia risposta è sempre la stessa: purtroppo la biologia non è matematica.

Dipende: dipende da troppi fattori di difficile previsione.

  1. Dipende da come si segue il piano, innanzitutto. Come già saprai, seguire una dieta non è affatto semplice. Si inizia il percorso con le migliori intenzioni, ma poi c’è sempre una serie di intoppi e difficoltà che non rendono la strada esattamente “lineare”. Prima di tutto, quindi, dipende da quanto riusciamo ad essere fedeli al piano alimentare, cosa non da poco.
  2. Dipende da come risponde il corpo. Ognuno di noi ha un metabolismo proprio. Esistono dei metodi per misurarlo, come la calorimetria indiretta, il che rende più semplice la stima del fabbisogno calorico quotidiano, ma intervengono poi anche altri fattori: quanto movimento facciamo, quanto siamo in grado di bruciare energia durante lo sport, che tipo di stile di vita seguiamo. Insomma, anche in questo caso la precisione non può essere di questo mondo. In presenza di alcune patologie o situazioni particolari il corpo può non dare la risposta che ci aspettiamo. Ancora, se partiamo da un peso di 120 Kg sarà più facile perdere peso rispetto alla situazione in cui il peso di partenza è solo di 2-3 Kg sopra l’obiettivo.
  3. Dipende da quanto ci muoviamo: se non faccio abbastanza attività fisica prima o poi perderò anche un po’ di muscolo e il metabolismo rallenterà, compromettendo il dimagrimento.

Ma veniamo al dunque: quanto peso posso perdere in un mese? La domanda giusta da fare è: ” Quanto GRASSO posso perdere?”. Perchè in realtà il peso conta davvero poco. Possiamo perdere peso in termini di liquidi, di muscolo oppure di grasso. Ma ciascuna di queste alternative comporta un risultato differente. Quello che vogliamo perdere davvero, quello che ci serve perdere davvero è il grasso. Perdere massa magra, infatti, implica spesso risultati anche negativi in termini di salute e di metabolismo.
Allo stesso modo possiamo pensare di perdere grasso, ma aumentare la massa magra. In questo caso il peso potrebbe aumentare o restare stabile, ma saremmo comunque dimagriti, ottenendo quindi il nostro risultato, nonostante la bilancia ci dica il contrario.
Ancora, potremmo perdere grasso, ma trattenere liquidi (e questo a noi donne, ahimè, accade spesso).

Insomma, le possibilità sono tante e restare legati al peso senza valutare quello che davvero sta accadendo nel corpo non ha senso.

Ma allora quanto grasso possiamo perdere in un mese?

Anche qui serve una breve premessa: dobbiamo valutare quanto grasso possiamo perdere compatibilmente con uno stile di vita sano che non comprometta la salute del nostro organismo.

In linea generale, in condizioni normali, in particolare in quelle persone che faticano a seguire un piano alimentare, possiamo prospettare una perdita di circa 500g a settimana, vale a dire di circa 2-2,5 Kg al mese.

Certo, si può perdere di più, pensando di intensificare l’attività fisica, aumentare la massa magra, ridurre ulteriormente le calorie del piano alimentare, facendo attenzione a non andare mai al di sotto del metabolismo di base.

In ogni caso la soluzione migliore è sempre quella di affidarsi ad un professionista, che saprà valutare il miglior piano dietetico adatto a te e la giusta riduzione calorica. Il fai da te potrà anche farti dimagrire più velocemente, ma spesso a caro, carissimo prezzo.

In poche parole: non esistono regole precise e non ci sono sfere di cristallo capaci di predire il futuro; la pazienza, la costanza, il desiderio di cambiamento sono sempre la sola e unica chiave di accesso alla forma fisica adatta a noi.

 

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Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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