Migliaia di anni fa… la prima ricetta della birra!

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Per gli amanti della fresca bevanda alcolica, oggi si parla di birra!

La birra nella Cina di 5000 anni fa

Ha una tradizione antichissima, che risale già all’epoca dei Sumeri. Ritrovamenti più recenti hanno persino dimostrato che questa bevanda era preparata da una civiltà cinese anche più antica, con tecniche già molto avanzate, parliamo di ritrovamenti datati a più di 5000 anni fa, scoperti nella Cina meridionale. Si tratta di utensili necessari per la produzione, come imbuti e anfore, ma soprattutto di residui di quelli che erano gli ingredienti utilizzati per la produzione della birra più antica della storia. Ecco di cosa si tratta: miglio (Panicum miliaceum), orzo (Hordeum vulgare), lacrime di Giobbe (Coix lacryma-jobi), una pianta tropicale appartenente alla famiglia delle graminacee) e tuberi, che venivano fatti fermentare insieme.

Sumeri e Babilonesi la “adoravano”

La birra era largamente utilizzata in Mesopotamia, in particolare dai Sumeri, che chiamavano la birra kas, cioè “ciò che la bocca desidera” e ne affidavano la preparazione alla dea Ninkasi. È proprio in un inno dedicato a lei che i Sumeri descrivono la preparazione della bevanda con le bollicine.

Il primo passo prevedeva la preparazione di quello che veniva definito “pane da birra”, costituito da orzo o grano, che veniva bagnato e fatto germinare in un luogo asciutto, poi si lasciava essiccare e fermentare. Il malto così ottenuto veniva schiacciato e mescolato a vari ingredienti che avevano il compito di aromatizzare la birra: erbe, miele, datteri o spezie. Il tutto veniva quindi impastato e conservato.

Una volta ottenuto il “pane da birra”, esso veniva mischiato al grano e cotto, ma i  Sumeri sapevano bene che dovevano tenere la temperatura non troppo alta, per avere un buon risultato (la temperatura alta, infatti, distrugge gli enzimi). Il composto così formato veniva poi lasciato raffreddare, in seguito si aggiungeva miele o datteri per iniziare la fermentazione; il tutto veniva infine mescolato ad acqua e fatto filtrare.
Migliaia di anni dopo un produttore di birra ha provato a riprodurre questa ricetta… e pare che il suo sapore fosse dolce, molto simile a quello del sidro di mele.

Sumeri e Babilonesi conoscevano diversi tipi di birra: la rossa, la scura, la chiara, le dolci e le aromatiche. Producevano, inoltre, birre anche da altri cereali, distinguendole con nomi diversi, ad esempio la kurunnu era la birra di spelta (un particolare tipo di farro usato all’epoca).

Per Sumeri e Babilonesi la birra aveva anche un significato religioso, veniva utilizzata durante i riti funebri per fare onore alle virtù del defunto e veniva offerta agli dei per augurare un buon riposo.

Gli Egiziani la producevano in abbondanza

Anche gli Egiziani amavano la birra, che insieme al pane costituiva il principale alimento. Anche qui la birra derivava dalla fermentazione di pani di orzo, era molto torbida e anche particolarmente densa, tanto che poteva sembrare più cibo che bevanda.

E di fatto la birra era anche nutrimento, ricca di vitamine e minerali, ma anche di facile conservazione, grazie alla presenza dell’alcol. Forse è per questo che la birra era tanto diffusa all’epoca delle prime civiltà.

Nel papiro di Ebers, un testo medico del 1750 a.C., è citata spesso, infatti all’epoca la birra veniva considerata un ricostituente con proprietà quasi medicamentose e veniva data, a bassa gradazione alcolica, alle neomamme che non avevano abbastanza latte.

Anche per gli Egizi questa bevanda aveva connotazioni mistico-religiose, ma in questo caso non era un prodotto artigianale, la sua produzione era una vera e propria industria, le cui fabbriche appartenevano ai faraoni. Forni, tinozze e barre di terracotta venivano utilizzati per produrre grandi quantità di questa bevanda, circa 750 litri al giorno per dissetare trecento persone e forse anche molto di più.

 

Cina, Mesopotamia, Egitto: tre civiltà agli esordi, che già conoscevano e praticavano la sapiente arte della birra, una delle bevande più amate nella storia.

 

Fonti:

Wang J, Liu L, Ball T, Yu L, Li Y, Xing F. Revealing a 5,000-y-old beer recipe in China. Proc Natl Acad Sci U S A. 2016 Jun 7;113(23):6444-8.

https://www.academia.edu/5330857/Lalimentazione_in_Mesopotamia_in_epoca_paleo-babilonese._Il_corpus_epistolare_del_museo_di_Istanbul.Introduzione-Cap.I, Ernesto Mele

De Luca C. A., Pillole di storia antica. 365 curiosità per ogni giorno dell’anno, Newton Compton Editori, 2019

Bonura S. Alla scoperta dei segreti dell’antico Egitto, Newton Compton Editori, 2018

Signore G., Storie di alimentazione, di vivande, di piaceri, Edizioni LSWR

 

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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