LA SALUTE DEGLI OCCHI… CON LA GIUSTA VITAMINA!

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Oggi parliamo di un nutriente importantissimo: la vitamina A.
Si tratta di una vitamina liposolubile che comprende tre forme differenti, con tre nomi piuttosto complessi: retinolo, retinale, acido retinoico.

Ma quali sono le sue funzioni e perchè è così importante?

La vitamina A è essenziale per la nostra vista, ma svolge un ruolo importante anche nella crescita, nella formazione del feto, e a livello del sistema immunitario. Sembra, inoltre, che questa vitamina sia in grado di ridurre gli stati di infiammazione.

Dove si trova la vitamina A?

Fonte principale di vitamina A è il fegato di qualunque animale; alimenti ricchi di retinolo sono anche le uova, i pesci (in particolare tonno e anguilla). Livelli importanti di retinolo, poi si trovano sotto forma di beta carotene nei prodotti vegetali ricchi di clorofilla, come gli spinaci, e di pigmenti, in particolare nella frutta e nella verdura di colore giallo-arancione, come albicocche, melone giallo, carote, ma anche nei pomodori e nei peperoni rossi. Anche latte e derivati sono fonti di vitamina A e di beta carotene.
La vitamina A, come la D, la E e la K, è una vitamina liposolubile, il suo assorbimento, quindi, è favorito dai grassi, che da una parte facilitano il trasporto e dall’altra stimolano la secrezione di bile, consentendo una migliore assimilazione della vitamina. Il consiglio, quindi, è di abbinare gli alimenti ricchi di vitamina A ad un alimento grasso: questo non è necessario per i prodotti animali come uova e tonno che contengono naturalmente lipidi, mentre è utile nel caso dei prodotti vegetali ricchi di vitamina A.
Perfetto, quindi, l’abbinamento di peperoni o spinaci con l’olio di oliva extravergine o di albicocche con semi oleosi.

Quando si rischia una carenza di vitamina A?

I soggetti più a rischio sono i neonati, che possono assimilare la vitamina solo per mezzo della madre in gravidanza e del latte materno durante l’allattamento.
Carenza di minerali come ferro e zinco o l’eccesso di alcol possono ridurre i livelli di vitamina A.
Difficilmente se ne consiglia l’integrazione, in quanto una dieta completa ed equilibrata favorisce, già da sola, un corretto apporto.

Come si manifesta la carenza di vitamina A?

La carenza di vitamina A ha come primo segno un deficit visivo in ambienti poco illuminati, fenomeno che prende il nome di cecità notturna. Bassi livelli di vitamina A, inoltre, sembrano ridurre la capacità dell’organismo di rispondere alle infezioni.

La vitamina A può essere tossica?

Sì, la tossicità di solito si manifesta a seguito della somministrazione di supplementi o di un eccessivo consumo di alimenti  che ne sono particolarmente ricchi (come il fegato o alimenti fortificati con vitamina A). Un eccesso di questa vitamina può creare problemi al feto durante la gravidanza, anche se in genere questo si verifica se si utilizzano supplementi, mentre non è ancora chiaro se il consumo di alimenti con alti livelli di vitamina A durante la gravidanza possa creare problemi.
Altre conseguenze di un eccessivo introito di vitamina A sono totssicità del fegato, aumentato rischio di frattura dell’anca e aumento del colesterolo nel sangue.

In generale è sempre bene evitare le integrazioni e i supplementi senza uno stretto controllo medico soprattutto nel caso della vitamina A.

 

Fonti: SINU, LARN, IV revisione, II ristampa, 2016

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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