La bevanda dei misteri

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Oggi parliamo del kikeòn o ciceone, una specie di frullato molto ricco ed energetico, che oggi non oseremmo nemmeno immaginare!

La potremmo definire la “bevanda dei misteri”, presto scoprirai perchè.

Si trattava di una bevanda mistica, utilizzata durante i misteri eleusini il cui compito doveva essere quello di mettere in contatto gli uomini con le forze della natura.

I misteri eleusini erano dei riti religiosi che si celebravano anticamente nel santuario di Demetra, ad Eleusi, ai quali partecipavano tutti i popoli della Grecia e a volte anche stranieri. Nei giorni dei riti venivano interrotti tutti i conflitti, veniva decretata la “sacra tregua”. Il rito di iniziazione era un evento al quale molti volevano partecipare, il perchè non è del tutto noto, visto che quanto accadeva durante la cerimonia era un vero e proprio segreto gelosamente custodito. Quel che è certo è che la partecipazione ai misteri era un’esperienza unica e chi partecipava ne usciva profondamente cambiato.
Il merito di ciò che accadeva, secondo gli studiosi, è legato proprio alla bevanda tipica del rito, il ciceone.

Non è chiaro cosa contenesse, ma molti concordano che contenesse sostanze con azione rilassante.
Del ciceone, bevanda descritta anche nei poemi, esistono diverse ricette;. sembra che in comune tutte le bevande avessero la farina di orzo miscelata ad ingredienti differenti.
Quello associato a Circe o a Ecamede era cotto con vino, con l’aggiunta di formaggio di capra e miele. In questo caso probabilmente era il vino a svolgere l’azione rilassante descritta nelle opere antiche.
Il ciceone di Demetra, invece, utilizzato anche per i riti, era a base di farina di orzo cotta semplicemente in acqua, alla quale veniva aggiunta della menta. Eppure pare che non fosse una bevanda qualsiasi, ma che avesse proprietà allucinogene. Secondo alcuni studiosi questo era legato alla presenza di un particolare tipo di menta, la Mentha pulegium, probabilmente abbinata ad alcuni oppiacei.
Le proprietà allucinogene del ciceone, secondo alcuni studiosi, sono legate anche al tipo di grano utilizzato, il quale probabilmente era contaminato dalla Claviceps purpurea, un parassita che attacca i cerali (in particolare la segale) producendo alcaloidi tra cui l’acido lisergico.
Sarà un caso che dall’acido lisergico si ricava l’LSD, il potente allucinogeno che oggi conosciamo molto bene?!

 

Fonti: Maria Ivana Tanga, Il grano e la Dea, Aletti Editore, 2018

Laura Pepe, Gli eroi bevono vino: Il mondo antico in un bicchiere, Gius.Laterza & Figli Spa

 

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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