FARINA DI KAMUT

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Ultimamente se ne parla molto, soprattutto perchè è l’unico cereale a marchio registrato.
Già, perchè il vero cereale non si chiama Kamut, ma grano khorasan.
La “leggenda” vuole che sia stato scoperto in una tomba egizia, ma in realtà diverse specie di grano khorasan si coltivano da sempre nelle regioni della Mezzaluna Fertile (l’attuale Medio Oriente).
La Kamut International ha quindi utilizzato il nome Kamut (che non è altro che il termine che veniva utilizzato dagli antichi egizi per indicare il grano) come marchio registrato, per indicare il grano khorasan, tanto che oggi lo conosciamo solo con il suo nome commerciale. Una scelta che sicuramente preserva una specie di grano ancora salva dagli incroci (pensate che, per aumentare la produttività, il grano che utilizziamo comunemente in cucina è stato incrociato con varie specie tante di quelle volte che oggi ha un patrimonio genetico 5 volte superiore a quello umano!), ma che di sicuro fa lievitare il prezzo più di quanto dovrebbe. 
Sicuramente, come avviene per tutti i grani antichi, la scelta della coltivazione biologica di un grano meno produttivo rende i prodotti più costosi, ma l’utilizzo del marchio registrato può risultare a molti quantomeno discutibile.
Falso anche il mito che racconta che abbia un contenuto inferiore di glutine. Essendo grano, chiaramente lo contiene e non è indicato per celiaci o per le persone sensibili al glutine.
In ogni caso, il khorasan è un grano di ottima qualità. Non solo perchè è un grano antico, ma anche perchè molto ricco di proteine vegetali e fibre, che abbassano l’indice glicemico. 
La farina di khorasan integrale è utilizzata per la preparazione di pane, pasta e, di recente, anche per le pizze. 

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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