Cioccolato: fa bene o fa male?

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Beh, in questo periodo, si sa, il cioccolato non può mancare! Che sia fondente, al latte, con le nocciole o bianco, l’uovo di cioccolato a Pasqua è una tradizione. Ci troviamo a vivere le feste in un momento così particolare e, al contrario degli altri anni, scommetto che uova e colombe siano presenti in numero contenuto nelle nostre case… Ma forse non è così male: gli eccessi, lo sappiamo, finiscono col diventare trasgressioni continue nelle nostre giornate, anche nei giorni successivi alla festa.

Ma veniamo al dunque: l’uovo di cioccolato si può mangiare? Fa bene o fa male?

Come ci siamo detti tante volte, non c’è nulla che faccia davvero male, se mangiato nella giusta dose, a meno che non si parli di allergie o intolleranze.

Questo discorso per il cioccolato vale ancora di più: il cacao è ricco di antiossidanti e sostanze che possono addirittura farci bene; un consumo moderato di cioccolato fondente sembra avere un effetto protettivo nei confronti di alcuni tipi di tumore e di malattie cardiovascolari. Il problema, spesso, sta in quello che aggiungiamo “in più”.

Come scegliere cioccolato di buona qualità?

  1. La prima regola è sempre la stessa: LEGGIAMO LA LISTA DEGLI INGREDIENTI; meno ce n’è, meglio è!
  2. Acquistiamo quello con una percentuale maggiore di cacao.
  3. Scegliamo cioccolato che contenga come grasso principale il burro di cacao.
  4. Compriamo cioccolato che contenga meno zucchero, basta leggere l’ordine degli ingredienti e la tabella dei valori nutrizionali, cercando la dicitura “carboidrati-di cui zuccheri”.
  5. Verifichiamo che gli ingredienti che ci vengono promessi sulla confezione siano presenti in quantità adeguata! Ad esempio se compriamo del cioccolato con nocciole, verifichiamo che contenga almeno il 20% di nocciole!

Quale scegliere: bianco, al latte o fondente?

Lo abbiamo detto più volte, il cioccolato fondente è sicuramente quello da preferire, con una percentuale di cacao che raggiunga almeno il 70%. Al contrario, il cioccolato bianco non contiene polvere di cacao, ma solo burro di cacao, sostanza secca del latte e zucchero.

A cosa dobbiamo fare attenzione se soffriamo di intolleranze o allergie?

Sicuramente che gli ingredienti che procurano la reazione siano assenti. Ormai si trovano facilmente vari tipi di cioccolato che garantiscono l’assenza di glutine o di lattosio. Bisogna aggiungere, poi, che il cioccolato fondente non contiene latte ed è quindi adatto anche agli intolleranti al lattosio. Attenzione, invece, alle tracce, se si soffre di allergia: molto spesso il cioccolato può contenere tracce di latte e frutta secca a guscio. Anche in questo caso, la raccomandazione è sempre la stessa: leggere con attenzione la lista degli ingredienti!

Chi non può mangiare il cioccolato?

Si tratta di un alimento che contiene nichel, pertanto chi soffre di allergia sistemica a questo metallo deve fare attenzione! Il consumo di cioccolato è sconsigliato, poi, in caso di gastrite, ernia iatale, reflusso gastroesofageo.

Posso mangiare il cioccolato se sono a dieta?

Nulla deve essere escluso dalla dieta dimagrante e le eccezioni sono consentite a tutti! Quello che conta è sempre e soltanto frequenza e quantità!

Quanto cioccolato si può mangiare al giorno?

Come abbiamo già detto, il consumo di cioccolato deve essere limitato. Si possono consumare 30 grammi, se il consumo è occasionale. Se invece proprio non sappiamo resistere, consumiamolo anche tutti i giorni, ma in una dose che sia compresa tra i 5 e i 10 grammi!

Mariangela Stasi

Mariangela Stasi

Sono una Biologa Nutrizionista, ma non solo. Sono laureata in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche e per diversi anni ho lavorato nella ricerca scientifica, conducendo esperimenti, approfondendo lo studio delle malattie oncologiche e neurodegenerative, contribuendo alla stesura di alcune pubblicazioni scientifiche. Prima di dedicarmi alla professione di nutrizionista, ho conseguito un Dottorato di Ricerca in Scienze Morfologiche Molecolari con uno studio su una malattia neurodegenerativa rara. Un valore aggiunto alla professione di nutrizionista l'ho ottenuto con il Master in Fitoterapia Applicata, che mi consente di associare alla dieta utili consigli. Del mondo della ricerca mi sono rimasti la curiosità e l’approccio “scientifico” al lavoro, la continua ricerca della verità. Non mi piace dire, scrivere o parlare di qualcosa se prima non ho ne verificato la veridicità scientifica. Amo il mio lavoro, amo l’arte, la scienza e tutto quello che ha a che fare con la biologia. Proprio per questo motivo mi piace sempre studiare per conoscere e per aggiornarmi, per essere sempre al passo con le novità che la scienza ci regala.

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